Fonte: pixabay

Da 50 € a 300 € se ti iscrivi ai due siti web cinesi di abbigliamento: truffa o verità?

Secondo il sito inglese Metro sull'ecommerce cinese Temu c'è un annuncio poco verosimile in cui si regalano soldi, ma bisogna fornire i propri dati personali

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Negli ultimi giorni, è stato diffuso un avvertimento riguardo a una truffa che offre 60 euro in contanti agli utenti in cambio dell’iscrizione a un sito web, ma che pare stia vendendo le informazioni degli utenti agli inserzionisti.

Il gigante cinese a basso costo Temu ha promesso agli utenti una somma in denaro di 50 sterline, in una vistosa offerta di iscrizione, in cui gli utenti possono ricevere denaro PayPal e buoni regalo, secondo quanto scrive il giornale inglese Metro. 

E recentemente, sui social media come X e Instagram, sono stati postati messaggi in cui gli utenti chiedono ad altri di cliccare su un link misterioso per ottenere soldi senza fare nulla. Ma se probabilmente qualcuno ha cliccato, altri hanno messo in dubbio la legittimità del messaggio fuorviante.

Cos’è Temu?

Temu è un sito ecommerce che promette agli acquirenti di “fare acquisti come un miliardario”, dove gli utenti possono risparmiare circa l’80% su ogni acquisto. Il modello di business dell’app funziona quasi come un gioco, con i clienti che guadagnano “crediti” da riscattare al momento del prossimo acquisto.

Temu utilizza una combinazione di pubblicità aggressiva sui social media, offerte promozionali e svendite “di liquidazione” per attirare i clienti. L’app cinese sta dominando i mercati globali come la più scaricata nel Regno Unito, con 100 milioni di utenti negli Stati Uniti.

Tuttavia, poche informazioni sull’azienda sono disponibili online. PDD Holdings è l’azienda madre di Temu, che è la versione estera del marchio. Il Financial Times riferisce che PDD Holdings ha “molta segretezza su come gestisce le cose”.

Cos’è lo schema di denaro gratuito

Dicevamo come Temu stia offrendo una promozione che include crediti PayPal e buoni in negozi in cambio dell’iscrizione di nuovi membri. Gli utenti esono invitati ad invitare fino a 20 nuove persone ad iscriversi all’app, guadagnando per ogni utente che si unisce utilizzando il loro link di invito personalizzato.

È necessario raggiungere la soglia di 100 sterline per poter richiedere una ricompensa, il che significa che i social media sono stati invasi da questi link grazie agli utenti di Temu che sperano di ottenere qualche clic in più per raggiungere la soglia.

I termini per parecipare stabiliscono che coloro che partecipano debbano cedere una grande quantità di informazioni personali, proprio mentre Regno Unito e Stati Uniti hanno identificato la Cina come la fonte di una serie di attacchi informatici a personaggi pubblici e istituzioni.

È una truffa di dati?

Pinduoduo, un’altra app della società madre PDD Holdings, è stata rimossa da Google dal suo store di app poiché conteneva malware, riferisce The Times. L’app è stata accusata di fornire un servizio non affidabile e di abuso dei dati, mentre i legislatori statunitensi affermano che c’è un “rischio estremamente alto” che alcuni prodotti siano realizzati utilizzando il lavoro forzato.

Grizzly Research, che raccoglie rapporti su grandi aziende, ha accusato il rivenditore di nascondere malware e spyware all’interno della sua app. Affermano che questo potrebbe “potenzialmente dare ai malintenzionati pieno accesso a quasi tutti i dati sui dispositivi mobili dei clienti”.

Le regole della promozione “Ricompensa in denaro” stabiliscono che gli utenti accettino di dare a Temu il permesso di utilizzare la loro “foto, nome, somiglianza, voce, opinioni, dichiarazioni, informazioni biografiche e/o città natale e stato” in tutto il mondo, che sono molte informazioni personali da concedere.

La politica sulla privacy di Temu afferma che può condividere informazioni personali con terze parti come inserzionisti. Il sito insiste sul fatto che non “vende” i dati degli utenti, ma ammette che in alcuni paesi la condivisione di dati è considerata “vendita”. Un portavoce di Temu ha dichiarato a Metro.co.uk: “Temu raccoglie informazioni degli utenti esclusivamente allo scopo di fornire il nostro servizio e migliorare l’esperienza del cliente. Non vendiamo informazioni sugli utenti.

Cosa succede su Shein

Invece di un altro sito molto popolare, Shein ci sono link sui social, in particolare su X in cui alcuni utenti invitano a cliccare su alcuni banner per registrarsi ed ottenere il premio. Per attirare i follower ci sono testimonianze (discutibili) di chi sostiene di averlo fatto e vinto realmente del denaro. Vero o falso? Quel che è certo è che nella rete e sui social ci sono molte truffe ed è meglio non fornire mai dati personali e sensibili per non essere vittime di hacker e criminali, che dietro al nome di un famoso brand cercano di truffare i più incauti.

 

 

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